Articolo by Di Filippo Legnami S.r.l. UD
Situazione Mercato:
La grande industria del legno, dopo anni di crisi ha ripreso a lavorare in maniera significativa in tutto il mondo e le quantità di legname richieste sono ora divenute importanti. I loro magazzini di materie prime sono oggi ai minimi storici e le materie prime arrivano via nave.
Molti gruppi provenienti dai paesi emergenti del sud-est Asiatico, con grandi disponibilità finanziare, vengono in Europa ad acquistare materiale sia sotto forma di prodotti finiti sia di materie prime come i tronchi e sono propensi a pagare prezzi più alti dei nostri.
Paesi vicini a noi come la Croazia ha già realizzato 4 nuove centrali a biomasse per produrre energia elettrica e teleriscaldamento (altre 14 sono in programma entro il 2030) In Bosnia ne sono state approntate altre 2.
I Paesi fornitori di legname, soprattutto dell’Est Europa, stanno aumentando i consumi interni di biomasse (legna, pellet, cippato) anche grazie a delle politiche di decarbonizzazione, rallentando quindi l’export ed invertendo i flussi commerciali.
Da alcuni mesi, le politiche dei singoli stati detentori di legname stanno cosi cambiando:
Essendo la materia prima tronco uguale per molti tipi di lavorazione, al fine di avere un maggiore PIL e migliorare la propria bilancia dei pagamenti, (creando pertanto una migliore situazione agli occhi di Bruxelles e del Fondo Mondiale Internazionale FMI) i vari governi stanno “indirizzando” il legname verso i loro clienti seguendo l’ordine di chi crea maggiore valore aggiunto sul prodotto finito.
Vengono quindi riforniti nell’ordine: industria del pannello e carta, segherie, produttori di pellet e carbonella e da ultimi, con quello che avanza, i produttori di legna.
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