

Conto Termico 3.0: pubblicato in Gazzetta Ufficiale il nuovo decreto sugli incentivi
Il 26 settembre 2025 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 224 il decreto che introduce il nuovo Conto Termico 3.0, lo strumento nazionale di incentivazione per interventi di efficienza energetica e produzione di energia da fonti rinnovabili.
Il decreto entrerà ufficialmente in vigore il 25 dicembre 2025 (90 giorni dopo la pubblicazione).
Le principali novità
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Più beneficiari: oltre a privati e Pubbliche Amministrazioni, rientrano anche le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e il Terzo Settore.
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Più interventi incentivati: solare termico, pompe di calore, generatori a biomassa, building automation, colonnine di ricarica per veicoli elettrici se abbinate alla sostituzione di impianti termici.
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Incentivi maggiorati: fino al 65% della spesa ammissibile, e fino al 100% per scuole, ospedali ed edifici pubblici nei piccoli comuni (≤ 15.000 abitanti).
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Budget annuale: 900 milioni di euro (400 milioni per PA, 500 milioni per privati).
Biomassa: solo 5 stelle e accumulo obbligatorio
Il nuovo Conto Termico introduce regole più stringenti per i generatori a biomassa:
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Obbligo certificazione 5 stelle (DM 186/2017): gli apparecchi 4 stelle non sono più incentivabili.
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Accumulo termico (puffer): per caldaie ≤ 500 kWt è obbligatoria l’installazione di un serbatoio di almeno 20 litri per ogni kW di potenza nominale.
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Requisiti emissivi: rispetto dei limiti su PM10, CO, NOx e COT; possibilità di premialità (coeff. Ce) se le emissioni sono ridotte oltre i limiti minimi.
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Ambito di applicazione: incentivi concessi solo in caso di sostituzione di generatori esistenti a combustibili fossili o biomassa meno efficiente.
Pompe di calore: efficienza e sostituzione
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Tipologie ammesse: pompe di calore elettriche e a gas (aria/aria, aria/acqua, geotermiche, acqua/acqua).
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Obbligo di sostituzione: incentivo valido solo se si sostituisce un generatore esistente.
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Requisiti di efficienza: rispetto dei valori minimi Ecodesign (COP/SCOP).
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Incentivi: fino al 65% della spesa (100% per PA, scuole e ospedali in piccoli comuni).
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Premialità: possibili maggiorazioni se le performance superano i minimi di legge.
Tempistiche operative
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25 dicembre 2025: entrata in vigore del decreto.
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Gennaio/Febbraio 2026: apertura portale GSE per la presentazione delle richieste di incentivo.
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Erogazione contributi: in unica rata per importi ≤ 5.000 €; in 2–5 anni per importi superiori.
Conclusioni
Il nuovo Conto Termico 3.0 rappresenta un passo avanti importante verso l’efficienza e la sostenibilità.
Per chi valuta la sostituzione del proprio impianto con una caldaia a biomassa certificata 5 stelle o una pompa di calore ad alta efficienza, questo è il momento giusto per pianificare l’intervento.
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Conto Termico 3.0 e catasto impianti: facciamo chiarezza
Con l’uscita del nuovo Conto Termico 3.0 (pubblicato in G.U. n. 224 del 26/09/2025, in vigore dal 25/12/2025) molti si chiedono se per accedere agli incentivi sia necessario che il generatore da sostituire sia già registrato nel catasto energetico regionale.
👉 La risposta è NO.
Il decreto non prevede come requisito di ammissibilità l’iscrizione preventiva al catasto impianti termici.
Cosa prevede davvero il Conto Termico 3.0
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Requisiti tecnici: ad esempio, per la biomassa è obbligatoria la certificazione ambientale 5 stelle, rendimento minimo ≥85%, puffer da 20 litri/kW fino a 500 kW.
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Documentazione: occorre il libretto di impianto aggiornato e i certificati di manutenzione periodica.
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Conservazione dei documenti: i catasti regionali (UCIT in FVG, CIRCE in Veneto, ecc.) sono strumenti utili per archiviare e rendere disponibili tali documenti, ma non costituiscono di per sé una condizione per l’accesso all’incentivo.
Quindi cosa consigliamo?
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Mantenere sempre aggiornato il libretto di impianto e le manutenzioni obbligatorie.
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Caricare i dati nel catasto regionale dove previsto dalla normativa locale, per essere in regola ed evitare contestazioni.
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Non confondere l’obbligo generale di legge regionale con le condizioni specifiche del Conto Termico 3.0.
✅ In sintesi: il Conto Termico 3.0 non vincola l’incentivo all’iscrizione preventiva al catasto energetico regionale.
Il catasto rimane comunque un obbligo normativo locale ed è sempre bene essere in regola.
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REGIONE
FRIULI VENEZIA GIULIA
Contributi alle persone fisiche per interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia
Legge regionale 4 luglio 2025, n. 8, articolo 2. Interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia su unità immobiliari o edifici facenti parti del medesimo progetto edilizio situati nel territorio regionale.