In particolare, le pratiche di riduzione delle emissioni di carbonio e il passaggio a produzione di energia da fonti rinnovabili in Paesi come il Giappone, la Corea del Sud, il Canada e i Paesi della Europa occidentale, stanno portando alla progressiva eliminazione dell’uso del carbone e alla sua sostituzione con il pellet.
Ad oggi si usa nelle industrie pellet molto simile a quello destinato per uso residenziale, che, oltre a tanti vantaggi dei quali abbiamo più volte parlato, ha dei limiti.
I problemi del pellet per l’uso industriale, ovvero il costo del trasporto e la resistenza all’acqua, sono fattori che ne limitano l’utilizzo.
Da qualche tempo alcune aziende innovative hanno trovato una soluzione, ovvero il pellet SE che, dopo una prima sperimentazione, non solo funziona benissimo e ha superato le problematiche che abbiamo accennato sopra, ma che viene prodotto a condizioni competitive rispetto al pellet tradizionale.
Ma che cosa è il pellet SE detto anche pellet evoluto o pellet nero (quest’ultima definizione è quella che forse meno adatta a venderlo, visto che i consumatori, parlo di quelli residenziali, associano ancora, sbagliando, il pellet chiaro al pellet di qualità)?
Il pellet SE viene prodotto attraverso un processo che si chiama “Steam Explosion”.
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